Gesù e il nido caduto

    Vedo Gesù bianco vestito e col suo manto azzurro cupo gettato sulle spalle che va per una stradetta boscosa. E' boscosa perché di qua e di là sono piante e arbusti. E sentieruoli tagliano l'intrico verde. Ma non deve essere luogo solitario e lontano dall'abitato perché si incontrano spesso altre persone. Si direbbe che è la strada che unisce due prossimi paesi passando attraverso le proprietà agricole degli abitanti. Il luogo è pianeggiante, lontano si vedono dei monti. Non so che luogo sia.
    Gesù, che parlava coi discepoli, si ferma e ascolta, girando intorno lo sguardo, poi prende un sentierino nel folto e va verso un macchione di piccoli alberi e di arbusti. Si china e cerca. E trova, Nell'erba è un nido . Non so se abbattuto da una tempesta, come fa pensare il suolo umido e i rami ancora gocciolanti come per un temporale, o se manomesso da mano d'uomo e poi lasciato lì, per non esser sorpreso con la covata in mano. Questo non lo so. Vedo solo un piccolo nido di fieno intrecciato e pieno di fogliette secche, di peluzie d'alberi e di lana, fra le quali si muovono pigolando cinque uccellini di pochi giorni, rossi, pelati, brutti per i loro becchi spalancati e occhi sporgenti. In alto, su un albero, stridono disperati i covatori.
    Gesù raccoglie con cura il nidino. Lo tiene nel cavo di una mano e guarda cercando il luogo dove era o dove si può mettere al sicuro. Trova un intreccio di rami di rovo così ben unito che pare un panierino, e cosi internato nel cespuglio da essere sicuro.
Senza curarsi delle spine che gli graffiano le braccia Egli, dopo aver dato il nido a Pietro (e l'apostolo, così adulto e tarchiato, è molto curioso a vedersi con quel nidino fra le sue corte e callose mani) si rimbocca le larghe e lunghe maniche, e lavora a fare ancor più difeso e concavo l'intreccio dei rovi. Ecco fatto. Riprende il nido  e lo mette là in mezzo e lo assicura strappando fin di lunghe erbe cilindriche che paiono sottilissimi giunchi.
    Ora è sicuro. Si scosta e sorride. Poi si fa dare un pezzo di pane da un discepolo che ha una sacca a tracolla e ne sbriciola un poco al suolo, su un sasso. Gesù, ora, è contento. Si volge per tornare sulla via maestra mentre i covatori con stridi di gioia si precipitano sul nido salvato.

Maria Valtorta, Il poema dell'Uomo-Dio, vol. 6° cap. 121:  pag. 929-930.

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