Chiesa di Sant'Andrea
Apostolo

Favaro Veneto
Via Altinia, 131



 
 
La facciata della chiesa

 
Il campanile "pendente" ripreso da via Ca'Solaro

Notizie storiche (*). La chiesa di Sant'Andrea sembra sia stata eretta dopo la guerra di Chioggia (1378-1381), mentre l'esistenza della pieve è documentata fin dal 1242. Secondo l'Agnoletti il titolo di sant'Andrea deriverebbe dalla posizione stessa della chiesa, collocata sulla via altinate che passava per Favaro, come buon auspicio per i trafficanti. La giurisdizione sulla chiesa spettava al vescovo di Treviso. Essa era sempre stata considerata parrocchiale dai vescovi di Treviso nelle loro Visite dopo il Concilio di Trento (1545-1563). L'edificio antico doveva essere a navata unica con cinque altari, sacrestia annessa al coro e campanile, secondo la descrizione fornita dall'Agnoletti attorno la metà del sec. XVIII. Già nel 1609 erano presenti le confraternite della Madonna e del Santissimo Sacramento, a cui in seguito se ne aggiunsero altre fino ad arrivare nel 1739 a cinque, con la nascita di quelle della Cintura, di sant'Andrea, di sant'Antonio e del santissimo Nome di Dio. L'importanza di Sant'Andrea fin dai primi anni del Seicento si può intuire dalle affermazioni del parroco di allora, secondo cui egli aveva sotto di sé le due cappelle di Sant'Elena de Texaria e di San Pietro di Terzo. Nel 1852 la chiesa viene descritta dal parroco appena insediatosi come squallida e decrepita tanto da impegnarsi fin da quella data per edificarne una nuova.
Architettura. La chiesa odierna è stata edificata nel 1874 su progetto dell'architetto Pietro Saccardo. Il 3 maggio 1874, alla presenza del Vescovo di Treviso, fu posta la prima pietra. La nuova chiesa era agibile fin dal novembre dello stesso anno, ma venne consacrata solo nel luglio del 1924, quando fu completamente finita. Prima ancora che si iniziassero i lavori per la nuova chiesa, nel 1868 fu ricostruito il campanile (di notevole fattura) e nel 1871 la canonica. La facciata è di fattura originale, tripartita nella parte superiore da lesene che poggiano su di un basamento molto alto. Ogni partitura ha una nicchia sottolineata da archi ciechi. La facciata è conclusa in altezza dal timpano, lateralmente da angoli smussati. L'interno è a navata unica con quattro cappelle laterali nelle quali sono stati collocati gli altari recuperati dalla precedente costruzione.
 
 
 
Legenda
1) Cantoria dell'organo, legno - sec. XIX
2) Acquasantiera a fusto, marmo rosso di Verona - sec. XVIII
3) Via Crucis, olio su tavola, opera di Pietro della Vecchia - 1913
4) Santa Teresa del Gesù Bambino (o di Lisieux), statua devozionale, legno dipinto sec. XX
5) Altare di sant'Antonio di Padova, marmo e pietra - sec. XVIII; Sant'Antonio di Padova, statua devozionale, legno dipinto - sec. XIX
6) Crocifisso, legno scolpito e dipinto - sec. XIX
7) Altare di san Giovanni Battista, marmo e pietra - sec. XVIII; San Giovanni Battista, olio su tela, scuola veneta - sec. XX
8) Scene della vita di sant'Andrea, affresco, opera di B. Pittaco - 1875
9) I quattro Evangelisti e L'Incoronazione della Vergine, affreschi del catino absidale, opera di Noè Bordignon - 1890 ca.; La Fede, affresco sulla cupola, opera di Noè Bordignon - 1890 ca.
10) Altare maggiore, marmi e pietra - sec. XVIII
11) La Madonna tra i santi Michele e Andrea, olio su tela, opera di Pier Antonio Novelli - 1790 ca.
12) Altare della Madonna, marmo e pietra - sec. XVIII; Madonna col Bambino, statua devozionale in legno dipinto - sec. XVIII
13) Pulpito, marmi policromi intarsiati - sec. XIX
14) Altare di san Giuseppe - marmo e pietra sec. XVIII; Transito di san Giuseppe, olio su tela, scuola veneta - fine sec. XIX
15) Battistero, marmi vari - sec. XVIII
16) La Madonna della cintura con Sant'Agostino e Santa Monica, olio su tela, autore ignoto, fine del 1600. 

 
 


 

Presenze artistiche. Gli affreschi del soffitto a volta raffiguranti Scene della vita di Sant'Andrea sono firmati da B. Pittaco da Udine e datati 1875. Furono invece realizzati da Noè Bordignon attorno al 1890 gli affreschi ai quattro angoli del coro raffiguranti gli Evangelisti e, nel catino dell'abside, l'Incoronazione di Maria Santissima. Sopra il portale si trova l'organo, collocato nel 1900, opera del Malvestio con canne del Callido. Pregevole opera dei fratelli Milanese sono la cassa dell'organo, le cantorie e l'orchestra. Una piccola edicola a destra accoglie la statua e una reliquia di santa Teresa del Bambino Gesù.
Il primo altare a destra è dedicato a sant'Antonio e accoglie una sua statua lignea di fattura relativamente recente. Interessante nel paliotto dell'altare la raffigurazione di un angelo che salva l'anima di un dannato. Poco più avanti troviamo un Crocifisso ligneo, forse antico ma molto ridipinto. Sopra la porta laterale di destra una lapide commemorativa ricorda la posa della prima pietra e l'anno di consacrazione. Sul secondo altare di destra è collocata una copia dal San Giovanni Battista di Tiziano. Nel presbiterio, l'altare maggiore è adornato da due Angeli e da un pregevole tabernacolo marmoreo. Sulla parete di fondo del presbiterio una pala attribuita a Pier Antonio Novelli (1729-1804) con La Madonna tra i santi Michele e Andrea. Nel primo altare di sinistra dedicato alla Madonna si venera una bella statua devozionale lignea della Madonna del Rosario li collocata negli anni 1960-1965. L'altare accoglieva la pala della Madonna della cintura con Sant'Agostino e Santa Monica  (opera di ignoto della fine del 1600) ora conservata in sacrestia. Il secondo altare a sinistra è dedicato a san Giuseppe e accoglie una pala con Il transito di san Giuseppe, confortato da Gesù e la Madonna, probabile opera di scuola veneta dell'800.
Rispettivamente nel 1912 e nel 1913 furono realizzate e collocate in chiesa la corona dell'altare maggiore e la Via Crucis, entrambe opera di Pietro Dalla Vecchia di Schio. Nel 1915 la decorazione venne ultimata con la posa del pavimento in marmo bianco e rosso di Verona.
 

Presenze archeologiche. Non solo opere artistiche nella chiesa di S.Andrea, ma anche presenze fossili: ecco l'immagine di una chiocciola fossile "incastonata" in una piastrella del pavimento.
 

Una chiocciola fossile "incastonata" nel pavimento della chiesa

 

Bibliografia


(*) Le notizie riportate sono state in buona parte tratte e rivedute da: Piccolo M., Pietropolli A., Ponte B., Scarpa A. e Sant. C., 2000 - Le chiese di Mestre - i dintorni, Itinerari di arte e di fede 2, Associazione sant'Apollonia - Casa Editrice il prato.

© Emanuele Stival 14/06/2008

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