Istruzioni costruzione aeromodello Arlechìn

Tagliare tutti i pezzi necessari alla costruzione. Fare riferimento al disegno per qualsiasi chiarimento. Le ordinate O1 e O2 vanno tagliate in base alla motorizzazione scelta (motore Hacker B20 18L 4:1 o speed 400 3:1, o altra motorizzazione preferita). Anche i rinforzi per l’attacco dei servi in coda vanno tagliati in base al tipo utilizzato. Le misure riportate sono per i servi Hitec HS55.
 

Castello motore

Incollare tra loro tramite il rinforzo R1 le ordinate O1 e O2. Verificare che durante l’incollaggio rimangano perpendicolari tra di loro (tenerle in posizione sul piano di lavoro con l’aiuto di un peso preferibilmente).
 

Gruppo carrello anteriore

Incollare tra di loro nella corretta sequenza le ordinate O3 – O5 – O4 (aiutarsi con le tavole del progetto) preferibilmente con colla epossidica. Le gambe del carrello vengono costruite piegando opportunamente del filo di acciaio da 1,5 mm (F3) che verrà inserito nella sede tra O3 e O4 e bloccato poi con il pezzo O6 (fissato con del nastro adesivo rinforzato con fibra). In caso di necessità è poi possibile togliere il carrello semplicemente rimuovendo il nastro.
 

Fusoliera

Disporre sul piano di lavoro la fiancata dx della fusoliera (F1). Incollarvi correttamente sopra con colla vinilica il gruppo castello motore (O1 - R1 - O2), il gruppo carrello (O3 - O5 – O4), i rinforzi al carrello R8 e R10, e tutti i pezzi in depron necessari (P1, P2, P6, P4, P5). Verificare che tutti i pezzi siano nella posizione esatta aiutandosi con i segni riportati nella parte interna della fiancata F1 e che siano perpendicolari ad essa. Non incollare per il momento il pezzo P3 (parte superiore cappottina).

Una fiancata della fusoliera con ordinate e correnti incollati
 

Particolare del castello motore e del gruppo carrello (mancano ancora i rinforzi R8 e R10
 

Una volta asciutto il tutto disporre la fiancata sul piano di lavoro inserendovi un cuneo fatto in depron sotto la fiancata F1 a partire dal bordo di uscita dell’ala nel punto di intersezione della fusoliera (punto a spessore zero del cuneo) fino alla fine della parte posteriore della fiancata (punto con spessore 22 mm). Ciò permetterà di dare la giusta forma alla fusoliera. Mettere dei pesi in modo di tenere giù la parte centrale della fiancata.

Vedi anche disegno e foto seguenti in cui si vede la fiancata F1 di taglio (parte sotto della fusoliera):
 


 


 
 

Una volta eseguite le operazioni sopra descritte spalmare la colla vinilica sopra tutti i pezzi (gruppo castello motore, gruppo carrello, P1, P2, P6, P4, P5) compresa la parte posteriore della fiancata F1. Appoggiarci quindi sopra la fiancata F2 facendo attenzione che sia nella posizione corretta ed eventualmente aiutandosi con degli spilli, poggiandovi poi sopra dei pesi (ottimi i libri) in modo da tenere tutto nella posizione corretta fino ad asciugatura avvenuta. Vedi disegno seguente:

Una volta asciugato il tutto incollare i due rinforzi al lato del gruppo carrello sulla facciata F2 (pezzi R9 e R11). Togliere quindi pesi e spilli e dopo aver verificato la bontà del lavoro, scartavetrare lievemente la sommità superiore – posteriore della fusoliera (ancora aperta) in modo di aumentare la superficie di contatto tra le due "creste" della fusoliera che andranno successivamente unite ed incollate tra di loro (vedi anche sezione B – B nelle tavole del progetto).


 

Spalmare la colla sulla sommità delle due fiancate, compresa la zona della cappottina, e incollarle tra di loro aiutandosi con mollette da bucato ed intramezzando dei pezzi di depron da 3 mm in modo da non ammaccare la fusoliera. Lasciare un po' aperto dal lato della cappottina, quindi inserire il pezzo P3 mettendolo in forma aiutandosi se serve con degli spilli.


 

  Aspetto della fusoliera finita.
 

Incollare nella posizione corretta i rinforzi R5 e R6 in compensato da 0,6 mm (R5 sulla fiancata F2; R6 sulla fiancata F1).
 

Piano di coda orizzontale

Unire i due pezzi dell’elevatore C4 con il rinforzo R7 usando epossidica. Verificare le misure giuste confrontando con la parte fissa C3. Tagliare e scartavetrare l’elevatore e la parte fissa del piano di coda orizzontale in modo di poter poi collegare i pezzi con nastro adesivo trasparente usato come cerniera. E’ consigliabile usare nastro di buona qualità. Rinforzare l’adesione passando un po’ di ferro da stiro (attenzione che la temperatura non sia troppo alta!). Incollare la squadretta R3 sull’elevatore. Verificare che il piano orizzontale si inserisca correttamente e senza intoppi sulla fusoliera. Prima di incollare con colla vinilica verificare i movimenti ed eventualmente rimuovere il depron dalla sede del movimento dell’elevatore in fusoliera.

 I piani di coda predisposti prima della realizzazione delle cerniere e il tronco terminale della fusoliera già predisposta all’accoglimento del piano orizzontale
 

Incollare la coda orizzontale controllando posizione, perpendicolarità e simmetria con la fusoliera. Incollare il pezzettino di depron tolto dalla fusoliera per permettere l’inserimento del piano orizzontale.
 

Piano di coda verticale

Incollare sulla parte posteriore della fusoliera il rinforzo in balsa da 1,5 mm R2 come da progetto. Incollare il pezzo C1 alla fusoliera e al pezzo R2. Tagliare e scartavetrare il timone C2 in modo di poter poi collegarlo al pezzo C1 con nastro adesivo trasparente usato come cerniera. La cerniera va posizionata nella parte destra della coda (vista da sopra). E’ consigliabile usare nastro di buona qualità. Rinforzare l’adesione passando un po’ di ferro da stiro. Incollare la squadretta R4 sull’elevatore.
 

Ala

Le due semiali (A5 e A6) sono realizzate tagliandole con il filo caldo da un blocco di polistirolo di densità 14/18 kg/m3. Il taglio prevede anche una svuotatura interna in modo da diminuire ulteriormente il peso. Preparare i due semigusci inferiori delle semiali disposti affiancati sul piano di lavoro in modo poi di poterci posare l'ala unita col longherone. Controllare che mettendoci sopra le semiali queste siano sullo stesso piano nel punto di unione (eventualmente spessorare con qualche pezzo di cartoncino).

Prendere la semiala sinistra (A6) e aiutandosi con dei cunei o dei pezzetti di polistirolo tenere divaricato di circa 1 cm il bordo di uscita in modo da poter guidare meglio l'inserimento del longherone nella semiala. Spalmare la colla (vinilica o epossidica) sul lungherone nella parte di sinistra sopra e sotto. Infilare il longherone tenendolo inclinato e avendo cura di non toccare l'ala con la colla spalmata e quindi quando è nella giusta posizione ruotarlo e appoggiarlo sul finto longherone della semiala e quindi togliere i cunei e controllare che tutto sia a posto. Ripetere subito l'operazione anche per la semiala destra spalmando anche la colla sulla zona di contatto tra le due semiali. Appoggiare l'ala sui due semigusci disposti sul piano facendo attenzione che siano bene alloggiati e senza svergolare l'ala. Coprire l'ala con glia altri semigusci e quindi poggiare sopra il tutto dei pesi (ottimi in questo caso sono dei libri) in modo da garantire il contatto dell'ala con il longherone. Lasciare asciugare il tutto.

Incollare quindi le due centine d'estremità A8 e A9 sui terminali dell'ala e poi una volta asciutti rifilarle con il tagliabalsa.

Rifilare al centro l'ala nella zona che poi andrà a finire al centro della fusoliera in modo che il tutto possa essere poi inserito correttamente nella fusoliera. Vedi disegno seguente:
 


 

Procedere alla rifinitura dell’ala scartavetrandola con l’apposita spugnetta abrasiva in modo di renderla sufficientemente lisca e priva di asperità e della "peluria" tipica dell’ala in polistirolo tagliata con filo caldo.

Verificare che l’ala si inserisca correttamente in fusoliera e che le perpendicolarità e le simmetrie con la fusoliera e i piani di coda siano corrette.


 
 

Incollare quindi l’ala alla fusoliera aiutandosi con dei piccoli segni portati sull’ala tenendo conto che la larghezza della fusoliera è di 50 mm. E’ consigliabile prima inserire l’ala in posizione, quindi arretrarla da un lato di circa 3 mm, mettere la colla (va bene la vinilica) nella zona che deve rientrare, quindi farla uscire di altri 3 mm dalla parte opposta, mettere anche li la colla e quindi riportare l’ala nella posizione giusta. Bloccare con qualche spillo nella parte inferiore e dopo aver controllato ancora le perpendicolarità e l’esatto posizionamento lasciare ad asciugare.

Una volta che tutto è asciutto incollare tra ala e fusoliera i raccordi A1 e A2.

Prima di incernierare gli alettoni (A3 e A4) tagliare l’estremità più stretta di essi confrontando la misura con l’ala. Preparare quindi gli alettoni per incernierarli con il nastro come fatto per la coda. Incollare le squadrette R12 e R13 sugli alettoni. Incernierare gli alettoni all’ala come fatto per la coda.
 

Pattino di coda

Cucire il pattino di coda (in acciaio da 1 mm di diametro) (pezzo F4) dopo averlo opportunamente sagomato (vedi disegni progetto) ed eseguito dei piccoli buchi sul pezzo R14. Per la cucitura si può utilizzare filo di acciaio da 0,3 mm oppure filo da pesca rinforzato (appare come un grosso filo per cucire nerastro). Incollarlo quindi con epossidica o vinilica nella posizione corretta (vedi disegni progetto).
 

Rifiniture

Scartavetrare tutti gli spigoli superiori della fusoliera in modo di renderla più arrotondata. I piani di coda nella parte anteriore vanno preferibilmente arrotondati. Il bordo di uscita dei piani di coda e degli alettoni e dei raccordi A1 e A2 possono essere lasciati, secondo le vostre preferenze, con gli spigoli vivi oppure smussati (vedi parte tratteggiate nel progetto).
 

Installazione equipaggiamenti

I microservi di comando degli alettoni (1 per semiala) possono essere attaccati all’ala nella parte inferiore come da progetto. È sufficiente con il tagliabalsa tagliare la sede in modo di incastrarli direttamente nel polistirolo ed usando un po’ di colla (tipo UHU POR) per plastica-polistirolo spalmandone un po’ sulle due alette dei servi. Tutti i servi vanno collegati alla ricevente tramite prolunghe.

I servi in coda possono venire direttamente avvitati sulle due piastrine R5 e R6 ai lati della fusoliera.

Le astine di rinvio per tutti i servi possono essere in acciaio da 1 mm di diametro.

Collegare il motore scelto al castello con l’utilizzo del nastro biadesivo spugnoso (che non permette al motore di slittare o ruotare) e successivamente una piccala fascetta fatta passare sotto il rinforzo R1. Se avete scelto di installare un motore Hacker B20 18L ridotto 4:1 (ve lo consiglio fortemente per avere ottime prestazioni di volo) vi consiglio di utilizzare un’elica APC per slow flyer 10 x 7 collegandola al mozzo con elastici, in modo da salvaguardare motore ed elica da eventuali urti. Le batterie più consone al modello sono secondo me le Sanyo NiCd AR500 (8 celle).

La ricevente può essere attaccata nel punto indicato nel progetto con del velcro adesivo. Così pure la batteria prevedendo anche un pezzo superiore di velcro usato come blocco di sicurezza. Vedi disegno seguente (vista in sezione frontale):


 

Impostazioni e regolazioni

Se avete seguito i consigli riguardo la motorizzazione e centrato il modello come da progetto (potete però arretrare il baricentro di 1-2 cm senza problemi) vi troverete tra le mani un modello agile e scattante. Assicuratevi che tutti i comandi siano collegati bene e sufficientemente precisi e rigidi. Le escursioni dei comandi possono essere ampi per un volo Fun Fly (± 35 – 40 gradi) o meno ampie per un volo "normalmente" acrobatico (± 15 – 20 gradi). Un’ottima soluzione è, se possibile, utilizzare il dual rate impostando diverse escursioni. Consigliabile è l’utilizzo degli esponenziali secondo le vostre preferenze.
 

Il modello terminato e decorato (si noti in coda la decorazione riportata anche sul progetto)
 

Particolare dell’installazione del motore, regolatore, batterie, ricevente e servi alari.
 

Collaudo e volo

Il collaudo non presenta particolari difficoltà. Il modello può decollare da terra o lanciandolo a mano. In quest’ultimo caso fate attenzione però all’impugnatura della fusoliera che inferiormente è piuttosto "fragile". Se intendete usare frequentemente il lancio a mano potete predisporre un rinforzo in depron da 6 mm incollato tra le due fiancate della fusoliera, in basso più o meno in corrispondenza del bordo di uscita dell’ala. Questo permette di prendere in mano con più sicurezza il modello.

Per il lancio a mano, dopo aver controllato i corretti movimenti delle superfici, dare motore (da ½ gas a piena potenza) e lanciarlo con una lieve spinta. Portate in quota il modello ed eseguite i trimmaggi necessari. Assaggiate lo stallo (sempre in quota) ed eseguite a piacere i soliti test che si fanno per i modelli acrobatici e fun fly. Eventualmente poi a terra correggete le escursioni dei comandi e degli esponenziali come meglio vi aggrada.

Tenete conto che il modello ha un carico alare (circa 19 g/dm2) molto basso e quindi è meglio volare con vento nullo od al massimo di lieve – media intensità.

In atterraggio non fate rallentare eccessivamente il modello per non vedervelo stallare improvvisamente. In ogni caso, anche quando è in stallo, la velocità di discesa è sempre modesta e spesso in caso di atterraggio un po’ "brusco" l’unico danno è una lieve piegatura del carrello rimediabile facilmente.
 

Dati principali del modello:

Apertura alare: 1064 mm
Lunghezza: 1046 mm
Superficie alare: 26,1 dm²
Carico alare: 18,8 g/dm²
Peso con 8 celle da 500 mAh: 492 g (in assetto di volo)
Motorizzazione consigliata: Brushless Hacker B20 18L ridotto 4:1
Elica (consigliata per motore Hacker): APC slow flyer 11 x 7

P.S.: Una seconda versione del modello costruita con ali in polistirolo da 14 kg/m³ e carrello in carbonio pesa a vuoto 310 g, e 425, 444 e 463 g (rispettivamente con 6, 7 e 8 celle da 500 mAh) e quindi con carico alare variabile da 16,3 a 17,7 g/dm².
 
 

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